Rieccomi!!!!!
Dover ero rimasto?
Sì, a Bujumbura. Allora, in Burundi ho bevuto la mia prima birra congolese, la Primus!! La tradizione belga è rimasta, e la birra è molto buona. Peccato la fa producano solo in comode bottiglie da 72 cl. Ma non pensate che sia un problema per me!!
Ho discusso a lungo con Aloys (non si chiama Luis) sui problemi della regione, le guerre degli ultimi anni, e quello che succede qui nella sua tragedia è molto interessante. Soprattutto perché, come in ogni conflitto, ci sono sempre quelle che gli esperti come me (...) chiamano capacities for peace, cioè leve nella società su cui ci si deve appoggiare per costruire la pace.
La mia prima notte nei grandi laghi è passata tranquillamente, anche se avevo dormito in tutto mezz'ora la notte prima, ero talmente eccitato che non riuscivo a prendere sonno.
La mattina dopo Aloys viene per fare colazione, e un po' per casosi finisce sul discorso infinito su chi sono gli hutu e chi sono i tutsi. E lui mi dice, sai in realtà non mi piacciono queste definizioni, non vogliono dire niente. Lui mi ha raccontato che non può più tanto andare nell'est Congo, perchè lo scambierebbero per un tutsi, mentre invece "io sono hutu!". Questo fa capire come la categoria hutu e la categoria tutsi siano artificiali. E io incuriosito, allora gli chiedo "Cos'è che ti fa dire che sei hutu?" E lui "Perchè così mi hanno detto. Da quando sono nato mi hanno detto che sono hutu". Poi ci riflette due secondi, mentre France 24 passava le immagini dell'esercito rwandese che passa la frontiera ed entra in territorio congolese, e mi dice "Sai, hai fatto una domanda interessante. In realtà non è che io mi senta hutu, non ha senso, non mi piace neanche parlare in questi termini."
E pensare che a Bujumbura lo prendono per hutu, e all'est del Congo rischia di essere linciato perchè pensano sia tutsi!!!!!!
Dopo aver lasciato Aloys e averlo ringraziato dell'ospitalità, vado a visitare la sede della mia ngo a Bujumbura, dove abbiamo un ufficio. Tutti molto simpatici e cordiali, e tutti che ti dicono benvenuto, hanno un calore che non è falso, che assomiglia molto al calore italiano di qualche decennio fa, che noi abbiamo perso.
La macchina che deve portarmi da Bujumbura a Bukavu finalmente arriva. A Bujumbura fa molto caldo, ma quando cammino per strada nessuno si accorge di me, nessuno si accorge che sono bianco, e nessuno prova a sfilarmi soldi, in un modo o nell'altro. Ad Haiti non era così.
L'autista con cui faccio il viaggio si chiama Gilbert, molto cordiale e simpatico. Fra un po' pubblico anche delle foto del paesaggio che ho incontrato, qualcosa di veramente spettacolare!!!!
E finalmente a Bukavu!!!!! Una volta arrivato in ufficio, incontro James, il mio collega keniota che dovrò sostituire, ma con cui condividerò la casa a Uvira. James è un persona fantastica, con molto senso dell'ironia, parla swahili con tutti perchè non parla molto bene francese, e tutti lo prendono in giro perchè il suo accento è diverso dallo swahili congolese. In realtà lo swahili è un po' una lingua franca in questa parte dell'Africa, perchè il Congo ha circa 400 lingue delle diverse comunità che popolano il paese, però fra di loro parlano swahili. Questo è dovuto soprattutto al commercio, ma lo swahili è lingua originaria della Tanzania, ed ha anche molte influenze arabe, a causa della dominazione dei mercanti di schiavi arabi lungo le coste dell'est dell'Africa, tanti secoli fa.
Vi riscrivo presto!!!!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)

Nessun commento:
Posta un commento